Dice Gesù:

“Chi ti parla è la ferita del mio costato. Lascia che sia la croce a farti scrivere figlia mia. 

Cresce la marea e si oscura il cielo: quante marce ci saranno sulle vostre città ma dal cielo dove Io dimoro vi stanno entrando come aria angeli guerrieri incendiati dall'amore verso la casa del Signore e lì porteranno le loro lance perché la croce non sia incendiata. Ogni tegola salterà, ma la croce del martirio di Cristo sarà la mia presenza nel mondo. Anima mia, intercede per voi la Madre dell'umanità, la sua “Shalom” mi accende verso la croce che l’ha unita al figlio. La sua materna bontà commuove gli angeli e i santi martiri. Io ho già scelto la schiera mista, angelica e di santi martiri che hanno conosciuto l'amore per la croce. 

Vedi Teresa, accenderò una grande luce prima di venire e chi non reagirà alla croce sarà la sua condanna. Levarti questo peso non posso e non posso dissociarti da questo compito. Io ti berrò nel mio calice, ti agevolerò nella morte e saprò compensarti. Portami anime, quelle colpevoli di non avermi riconosciuto in terra nei poveri disgraziati e la mia generosità per loro sarà grande in cielo. Fa nascere l'amore per la croce per andare verso l'immenso.”